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Tutto quello che c'è da sapere sulle erbe di Legacy of Magic

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    COME USARE LE ERBE

    Tratto da “Tisane e Rimedi Naturali” ed. Del Baldo

    >RACCOLTA:
    Raccogliete le erbe medicinali nel momento in cui contengono il maggior numero di principi attivi. Guardatevi dal raccogliere erbe e piante in luoghi poco puliti o inquinati. Rispettate i periodi di raccolta che cambiano a seconda della parte che intendete utilizzare. Le piante annuali solitamente vengono raccolte al momento del loro completo sviluppo, mentre quelle biennali si raccolgono al secondo anno di vita. Per quanto riguarda fusti e cortecce questi vengono raccolti prima della gemmazione, in inverno, mentre i fiori sono colti in bocciolo o prima della completa fioritura. I frutti vengono raccolti alla maturità o subito prima, i semi a maturità del frutto mentre per le foglie non bisognerà attendere la comparsa dei fiori. Fa eccezione la belladonna le cui foglie si raccolgono a fioritura avvenuta. Per le piante perenni si deve tener presente che il contenuto dei principi attivi aumenta con l’avanzare dell’età. La qualità del principio attivo dipende quindi dall’età della pianta, ma anche dalla disponibilità di luce, dal clima e dalla temperatura, che influenzano la velocità delle reazioni enzimatiche.

    Fiori. Nel corso della fioritura la sommità fiorita va raccolta comprendendo alcune foglie. Le erbe aromatiche come la salvia, la menta, l’origano e il timo, ricche di oli essenziali, devono essere raccolte, quando il fiore è ancora in boccio, poiché gli oli vengono concentrati nel fiore per attirare gl’insetti. Durante la fioritura gli insetti avranno asportato il polline e il nettare, che sono parti ssenziali della droga.
    Gemme. Quando sono ancora chiuse e la perula non è staccata. La perula è la fogliolina scura, coriacea, che ricopre la gemma.
    Foglie. Si colgono nel periodo precedente la fioritura, quando sono ancora giovani. Non raccogliete le foglie inferiori poiché sono le prime a nascere e quindi sono le più deteriorate.
    Steli. Nello stesso periodo consigliato per le foglie.
    Bulbi. Dopo la fioritura, quando la parte aerea inizia ad appassire.
    Radici e rizomi. Quando la pianta è in riposo vegetativo., in genere in autunno per le annuali e all’inizio della primavera per quelle perenni.
    Tuberi. Al momento della fioritura.
    Corteccia. Per conifere e piante resinose, in primavera, nel momento idi risalita della linfa. Per gli altri alberi, se adulti d’inverno, se giovani in autunno.
    Frutti. Quando sono in piena maturazione e cambiano colore.
    Semi. Quando la pianta comincia a seccare, poco prima che li perda autonomamente. Le ore migliori per la raccolta sono le prime ore del mattino o al tramonto. Non raccogliete se piove o tira vento, meglio in giornate di bel tempo e secco, quando la rugiada è evaporata.

    >CONSERVAZIONE:
    Le alterazioni spontanee dei preparati officinali si devono a diversi fattori. Gli oli essenziali sono disposti a ossidazione e resinazione, che provoca lo scuri mento e la viscosità degli oli essenziali. Questi saranno meglio conservati in bottigliette di vetro scuro, completamente riempite e ben chiuse, per evitare l’azione della luce e il contatto dell’aria con il liquido. Altri effetti indesiderati si devono all’idrolisi, all’evaporazione, all’irrancidimento e alla racemizzazione. Non ultimo può verificarsi anche un forte deterioramento che può essere causato da muffe e parassiti come farfalle, tarme, insetti, scarafaggi. Per evitare tutte queste spiacevoli situazioni occorrono alcuni preziosi accorgimenti.

    La disidratazione impedisce, per esempio, che si sviluppino muffe e può essere praticata mediante essiccamento all’aria in luoghi asciutti, aerati e al riparo dalla luce, o per essiccamento al calore ad una temperatura che deve essere compresa fra i 55 e i 60 gradi.

    Si possono anche chiudere ermeticamente in scatole di stagno o in vasetti di terracotta. Apponete un cartellino su ogni contenitore indicandovi il nome della pianta, la parte e la data di raccolta.

    Non conservate grandi quantitativi di erbe: con il passare del tempo i principi attivi si indeboliscono fino a scomparire. L’ideale è rinnovare ogni anno le vostre scorte.

    >ESSICCAZIONE:
    Subito dopo la raccolta si procede con l’essicazione, una fase che permette di eliminare gran parte dell’acqua presente nelle piante. Se le piante che avete raccolto sono infangate, potete lavarle e poi farle asciugare con aria calda. Dopo il lavaggio dividete le piante per specie: piante aromatiche come la menta non vanno seccate insieme a piante senza aroma.

    Abbiate molta cura delle radici: devono essere lavate molto bene, dopodiché vanno tagliate in pezzetti di 1-2 cm, quindi si può procedere con l’essicazione. Pezzi più lunghi, infatti, impiegherebbero molto tempo a seccare e una volta secchi sarebbero difficili da tagliare.

    La prima fase dell’essicazione avviene all’aria aperta: si pongono le piante per breve tempo al sole diretto fino a farle appassire. A questo punto si possono fare seccare in due modi:

    In forno, senza superare i 35° per le parti aeree della pianta (fusto, fiori, foglie, etc) e i 50-60° per radici e rizomi.
    In un luogo asciutto, ombroso e ventilato, per esempio una soffitta. In questo caso bisognerà schermare abbaini e finestrelle con teli di iuta, lasciando però lo spazio per la circolazione dell’aria.
    I fusti e gli steli vanno raccolti in fasci non troppo stretti e appesi capovolti, oppure si possono disporre su graticci in strati di non più di 2-3 cm. Bisognerà rigirarli ogni giorno in modo che non fermentino.

    Foglie, fiori e radici (senza mescolarli!) si posano invece sul fondo di una cassettina, che sarà stata coperta da un telo di iuta. In questo caso lo strato del materiale posto ad essiccare non dovrà eccedere lo spessore di 1-2 cm.

    Le bacche possono essere poste in un cartone dai bordi bassi. I semi andranno estratti dalle ombrelle essiccate strofinandole con le mani, poi bisognerà lasciarli seccare per un’altra settimana, dopo averli passati al setaccio per eliminare polvere e residui di piante.

    I tempi di essiccazione dipendono dalla quantità di acqua da eliminare, in genere si consigliano 15-20 gg per radici, fusto e corteccia; 8-10 gg per le foglie e 3-4 gg per i fiori. Vi accorgerete dell’avvenuta essicazione al tatto: se il materiale sarà secco e non lascerà sulle mani residui di umidità, vorrà dire che il processo sarà terminato.

    Un buon sistema per verificare l’avvenuta essicazione consiste nel porre una parte della pianta in vasetto a chiusura ermetica: se dopo qualche giorno sulle pareti del vaso non si saranno formate goccioline di umidità significa che si può passare alla fase della conservazione.

    >PREPARAZIONE:
    Prima di essere utilizzata, la droga secca dev’essere ridotta in piccole parti (mai in polvere), in modo che le sostanze attive in essa contenute possano essere estratte velocemente dai liquidi solventi trasferendosi in essi. Per la frantumazione utilizzate un mortaio, possibilmente in vetro, porcellana o pietra: quelli in legno sono da evitare poiché difficili da pulire e molte sostanze attive della droga rischiano di combinarsi insieme annullandosi tra loro.

    La quantità da frantumare deve corrispondere a quella che vi occorre al massimo per una settimana: mai di più, poiché la droga sminuzzata perde velocemente i suoi principi attivi.



    PREPARATI PER USO INTERNO
    Le preparazioni che si possono ottenere dalle piante sono molteplici: qui considereremo quelle più comuni e semplici da realizzare.

    >LE TISANE
    Il più antico metodo di somministrare i principi attivi dalle piante è quello della tisana, procedimento che estrae la sostanza attiva dal vegetale.
    La tisana può essere sottoforma di:

    >>Infuso. Aggiungete all’acqua bollita le erbe e lasciatele in infusione per un tempo tra 5-10 min.

    >>Decotto. Aggiungete all’acqua fredda le erbe e fatele bollire per un tempo non superiore ai 20 min.

    >>Semicupio. Immergetevi in una vasca d’acqua calda con le erbe scelte

    >>Cataplasma. Applicate sulle parti doloranti una decozione di erbe avvolte in bende.

    La tisana è il miglior modo per somministrare i principi attivi delle piante anche perché l’acqua è il miglior solvente naturale. Per preparare le tisane usate l’acqua più pura possibile.

    Ricordate che le piante aromatiche e i fiori non vanno bollite – altrimenti perderebbero le loro proprietà curative – meglio usarli per infusione o macerazione; per radici e cortecce, invece, preferite il decotto.

    La tisana va bevuta possibilmente calda, quindi non preparatela tanto tempo prima di consumarla ed evitate di scaldarla: se dovete berla più volte al giorno e non avete tempo di rifarla, conservatela in un contenitore di vetro e sorbi tela fredda.

    Se ci riuscite, consumate la tisana senza aggiunta di dolcificanti; altrimenti usate preferibilmente il miele, che si sposa perfettamente con tutti i preparati a base di erbe. Anche la liquirizia, aggiunta sotto forma di radice o sminuzzata, di succo o estratto, è utile per camuffare i gusti troppo amari e intensi; per coprire gli odori sgradevoli si possono impiegare piccole quantità di menta, anice verde, timo, salvia, rosmarino, cannella, chiodi di garofano, baccelli di vaniglia, scorze di agrumi fresche o secche.

    Se aggiungete una di queste droghe, però dovete sapere conciliare le loro proprietà con quelle della vostra tisana.

    A seconda del loro scopo le tisane vanno assunte in orari differenti:

    Al mattino e a digiuno quelle depurative, lassative e diuretiche
    A metà mattinata e a metà pomeriggio quelle antisettiche, antireumatiche, antitosse, cardiotoniche
    Prima dei pasti (20 min prima) quelle ricostituenti e antiacide
    Dopo i pasti quelle sedative e digestive
    La sera, prima di andare a dormire, quelle sedative, lassative e benefiche per la circolazione

    >INFUSO
    Questo tipo di preparazione viene utilizzato per tutte le droghe ricche di componenti volatili, di aromi delicati e di principi attivi che si disperdono per l’azione dell’acqua e del calore.
    Un infuso si prepara in modo simile al the. La quantità standard dovrebbe essere preparata giornalmente ed essere sufficiente per tre dosi.

    Quantità: 30 gr di erba medicinale essiccata o 75 gr di erba fresca in 500 ml di acqua

    Utensili: teiera con coperchio, colino, tazza da tè.

    Procedimento: portate l’acqua vicino al punto di ebollizione, ma non a completa ebollizione, poiché questa condizione disperderebbe nel vapore i preziosi oli volatili. Mettete l’erba in una brocca di vetro o terracotta con coperchio, e versate l’acqua calda sull’erba. Lasciate in infusione per un massimo di 10 min, poi filtrate attraverso un colino.

    L’utilizzo degli infusi dovrebbe essere immediato; eccezionalmente si possono conservare in una caraffa in luogo fresco per qualche ora.

    >DECOTTO
    Si adopera in caso di radici, di cortecce, di rametti e di alcuni tipi di bacche. Va preparato giornalmente in quantità sufficiente per tre dosi.

    Quantità: 30 gr di erba medicinale o 60 gr di erba fresca in 750 ml di acqua, che si riducono a 500 con l’ebollizione.

    Dose standard: una tazza da tè o un bicchiere raso.

    Utensili: tegame, colino, caraffa coperta per la conservazione.

    Procedimento: mettete l’erba medicinale in un tegame e versateci sopra l’acqua fredda. Lasciatela bollire finché il volume dell’acqua si riduce di un terzo. Toglietela dal fuoco e lasciate in infusione per altri 10 min. Filtrate attraverso il colino in una caraffa.

    Anche i decotti, come gli infusi, vanno consumati moderatamente caldi o tiepidi, mai bollenti o eccessivamente freddi. Possono essere utilizzati anche per fare bagni ad alcune parti del corpo, e per impregnare compresse di garza da applicare sulla pelle.

    >LE TINTURE
    Sono preparazioni ottenute da droghe secche o fresche (tinture madri), in cui i principi attivi vengono disciolti in alcool, che serve da conservante.

    La tintura si prepara immergendo l’erba fresca o secca in una miscela al 25% di acqua e alcol.

    Quantità: 200 gr di erba essiccata e 600 di erba fresca in un litro di una miscela al 25% di acqua/alcol

    Dose standard: le tinture si assumono tre volte al dì, 5 ml per volta, diluite in acqua, miele o succo di frutta.

    Utensili: brocca grande con coperchio che si avvita, filtro, piccolo torchio da vino, bottiglie di vetro scuro e tappi ermetici.

    Procedimento: mettete l’erba in un groppo barattolo e coprite con miscela di alcole e acqua. Sigillate il barattolo, conservatelo in un luogo fresco e buio per due settimane e scuotetelo periodicamente. Trascorso il tempo stabilito, adattate il filtro attorno al bordo della pressa per il vino (bloccatelo se necessario) e versate la miscela per filtrarla. Travasate la miscela nella caraffa per mezzo della pressa da vino. Il residuo può diventare un ottimo terriccio.

    Esistono anche le tinture vinose, per la cui preparazione vengono utilizzati, come solventi, vini bianchi o rossi di buona gradazione alcolica. Le tinture vinose sono, solitamente, gradevoli e aromatiche e si consumano a cucchiai o a bicchierini prima o dopo i pasti principali.

    Le tinture possono essere conservate per due anni.

    >GLI SCIROPPI
    Si usano come gradevoli rimedi per i bambini, aggiungendo all’infusione o alla decozione fino al 70% di zucchero.

    Quantità: 500 ml di infuso o decotto, 500 gr di miele o zucchero di canna

    Dose: 5-10 ml 3 volte al dì

    Utensili: tegami, cucchiai di legno, bottiglie di vetro scuro con tappo di sughero, imbuto.

    Procedimento: scaldate 500 ml di infuso standard o di decotto in un tegame, aggiungete mezzo kg di miele o di zucchero grezzo e mescolate con cura finché si scioglie. Lasciate raffreddare la miscela e versatela nelle bottiglie di vetro scuro. Sigillate con tappo di sughero: questo perché gli sciroppi fermentano e nelle bottiglie chiuse ermeticamente potrebbero scoppiare. Miele o zucchero non si usano per conservare infusi o decotti. Il miele è un ottimo calmante e lo sciroppo è un rimedio ideale per la tosse.



    PREPARATI PER USO ESTERNO

    >LE CREME
    La crema è una sospensione di acqua con grassi o oli, in grado di ammorbidire la pelle. Si prepara usando una miscela di oli e cere emulsionabili con acqua.

    Quantità: 150 gr di pomata emulsionante, 70 ml di glicerina, 80 ml di acqua, 30 gr di erba essiccata.

    Utensili: recipiente in vetro, pentola o doppia pentola, cucchiaio di legno, torchio da vino, filtro, scodella, spatola, barattoli a chiusura ermetica per la conservazione

    Procedimento: sciogliete i grassi a bagnomaria in una scodella posta dentro una pentola d’acqua in ebollizione. Aggiungete l’erba medicinale e scaldate a fuoco lento per 3 ore. Sistemate un filtro attorno al bordo del torchio da vino. Filtrate la miscela in una scodella e mescolate finché si raffredda. Usate una spatola per riempire i contenitori; dapprima mettete un po’ di crema attorno al bordo quindi riempite il centro del contenitore.
    Le creme durano solitamente alcuni mesi, ma la conservazione si prolunga se conservate in luogo fresco.

    >LE POMATE
    Una pomata contiene solo oli e grassi ma non acqua e, a differenza dalla crema, non viene assorbita dalla pelle, ma forma uno strato superficiale su di essa.
    Le pomate sono particolarmente indicate quando la pelle, già morbida e idratata, va protetta da ulteriore umidità, come nelle dermatiti dei bambini e degli anziani. Si utilizzano grassi animali e cera di paraffina.

    Quantità: 500 gr di cera di paraffina, 60 gr di erba essiccata

    Utensili: recipiente di vetro e pentola, cucchiaio di legno, filtro, caraffa, barattoli con coperchio ermetico.

    Procedimento: sciogliete la cera in un recipiente posto sopra una pentola di acqua in ebollizione; versateci sopra le erbe e scaldate per circa 2 ore. Versate la miscela in un filtro, fissato in modo sicuro al bordo della caraffa. Adoperando dei guanti, poiché la miscela è calda, spremetela attraverso il filtro nella caraffa. Versate la miscela filtrata, finché calda e liquida, nei barattoli di vetro puliti per la conservazione.

    >BAGNI E SEMICUPI
    Il bagno prevede l’immersione del corpo o di una sua parte in una soluzione acquosa arricchita da un infuso o decotto di erbe, per un tempo solitamente inferiore ai 20 minuti. Il bagno completo prevede l’immersione del corpo fino al torace, il semicupio l’immersione fino ai reni. Il semicupio richiede anche una quantità di droghe dimezzata rispetto al bagno.

    >I CATAPLASMI (o impiastri)
    Il cataplasma è un preparato di consistenza molle ottenuto pestando piante fresche o cuocendo in acqua o latte o a vapore le droghe polverizzate, fino a ridurle in pasta. Il cataplasma, tiepido o freddo, si stende su una garza e si applica esternamente sulla parte dolorante.

    >LA COMPRESSA
    Consiste nell’immergere una pezzuola in un preparato vegetale (infuso, decotto, succo) in modo che si imbeva; poi si applica sulla parte dolorante per il tempo prescritto. Può essere calda o fredda.

    >POLPA E SUCCO FRESCHI

    La pianta fresca viene ridotta in polpa mediante l’utilizzo di mortaio. Se poi si vuole utilizzare il succo, occorre passare la polpa in un telo a trama fine e strizzare. La polpa ed il succo devono essere utilizzati subito, oppure vanno conservati in luogo fresco perché facilmente deteriorabili. La parte che si utilizza di più è la polpa esterna in quanto l’aspetto e il sapore di quella interna risultano poco gradevoli; è raccomandabile applicare le polpe solamente su pelle integra, per attenuare infiammazioni, rossori e contusioni. Anche per i succhi non si prevede l’uso per ingestione; per le applicazioni esterne con i succhi si procede come per le polpe.



    NOTA SULLE DOSI:
    Una manciata: 25-30 gr
    Un pugno: 8-10 gr
    Un pizzico: 2-3 gr
    Un cucchiaio: 5 gr
    Un cucchiaino: 2 gr



    Preparati Generici
    – Introduzione delle droghe semplici -

    Sarà possibile ottenere droghe semplici soltanto a partire dal quarto livello e per coloro che possiedano la skill crea veleni.
    La strega, infatti, raggiunto un certo grado di esperienza, sarà in grado di procedere con una più meticolosa lavorazione delle erbe atta a garantire risultati semplici ma di grande effetto. Potrà dunque estrapolare da una pianta le sue caratteristiche specifiche senza dover aggiungere nella maggior parte dei casi nessun nuovo ingrediente per facilitare l’operazione.
    Ciò significa che una strega di quarto livello e con la skill crea veleni potrà lavorare la pianta della Cannabis (o chi per lei) e vendere Marijuana o farne uso personale.
    Ovviamente si potranno proporre droghe particolari (un mix di piante allucinogene, queste droghe semplici e chi più ne ha più ne metta). Quest’ultime dovranno essere sottoposte ad approvazione da parte delle moderatrici della sezione.

    Ora, appurato questo, andiamo a fugare subito subito qualche dubbio.
    Ecco il procedimento che una strega di quarto livello e con skill crea veleni potrà adottare per creare la sua droga.

    1) Acquisto degli ingredienti presso la Corporazione Mercantile
    2) Ruolata on game della lavorazione della droga (i procedimenti di lavorazione saranno spiegati in breve nella descrizione stessa delle droghe. Le posteremo tutte in forum come nota informativa nella sezione specifica onde evitare lavorazioni inventate e poco credibili) da consegnare ad una moderatrice della sezione
    3) Attesa. La strega dovrà attendere che le moderatrici leggano la ruolata di lavorazione.
    4) Ultimata la lettura se è considerata valida la preparazione solo a quel punto verrà consegnato l’oggetto “droga lavorata” (erba pronta per essere fumata, oppio pronto per essere consumato etc etc) direttamente nell’avatar togliendo l’erba o pianta semplice dalla quale è stato ricavato il tutto.

    Inutile dire che se si ruola in una quest la preparazione (consigliato, almeno per la prima droga che si prepara) non ci sarà bisogno che la moderatrice legga la ruolata ma varrà la supervisione del master e dunque si citerà via missiva il nome della quest e del master e noi caricheremo.

    Questo discorso di cui sopra sarà valido per le droghe semplici.
    Le droghe complesse, come detto in precedenza, dovranno essere sottoposte a giudizio d’approvazione come da sempre è avvenuto.
    L’unico cambiamento è che verrà controllata la ruolata prima di consegnare effettivamente la droga.

    In conclusione: veleni, pozioni, antidoti…no, non vi controlliamo le ruolate.


    Lista delle Erbe e delle droghe semplici ottenibili dalle stesse

    1) Papaverum Somniferum
    Descrizione da inserire per l’oggetto:
    Pianta erbacea ad elevato contenuto in alcaoloidi tossici. Presenta proprietà sedative nei confronti del dolore, della tosse e degli spasmi muscolari. L'uso prolungato genera dipendenza. Dalla sua lavorazione si possono ottenere veleni mortali il cui quadro tossicologico sarà variabile. Di norma si manifesta sonnolenza che andrà a progredire nella depressione delle funzioni respiratoria e cardiaca.

    >Droghe semplici ottenibili:
    -Oppio Grezzo
    Descrizione da inserire per l’oggetto:
    Succo lattiginoso condensato all’aria ottenuto per incisione delle capsule non mature del Papaverum. Sostanza base di tutti gli stupefacenti. Contiene vari tipi di alcaloidi tra i quali il principale è la morfina. Modalità di consumo: assunzione per via orale tramite masticazione o inalazione dei fumi previa riscaldamento.
    -Laudano
    Descrizione da inserire per l’oggetto:
    Liquido stupefacente con poteri allucinogeni. Le streghe lo ottengono facendo macerare l’oppio in vino o in una soluzione alcolica per alcuni giorni in presenza di aromatizzanti (cannella, zafferano, chiodi di garofano) che permettono di oscurarne il sapore amaro.
    -Mistura di Oppio
    Descrizione da inserire per l’oggetto:
    Mistura da pipa ottenuta dalla fermentazione dell’oppio e dall’aggiunta nella fase finale del fungo Aspergillus Niger. Assicura l’assunzione del 75% della morfina contenuta nell’oppio.

    2) Cannabis
    Descrizione da inserire per l’oggetto:
    Pianta erbacea di varia altezza a ciclo annuale. Inconfondibili le sue foglie palmate e seghettate. Dalla sua lavorazione semplice si possono ottenere varie droghe. I principali effetti che procura sono ben noti alle streghe esperte.

    >Droghe semplici ottenibili:
    -Marijuana da pipa
    Descrizione da inserire per l’oggetto:
    La Marijuana è la risultante delle infiorescenze delle piante femminili della Cannabis essiccate e conciate per essere fumate. Effetti possibili: distorsione del reale, sensazione di aumento delle percezioni, attenuazione della reattività, temporaneo abbassamento di pressione, tendenza all'ilarità, lieve effetto euforizzante, aumento dell'appetito. Se assunta in ingenti quantità, nei soggetti predisposti, può provocare stati d'ansia e nausea.
    - Hashish
    Descrizione da inserire per l’oggetto:
    L'Hashish è una sostanza stupefacente psicoattiva derivata dalla resina della pianta di Cannabis i cui effetti sono quasi identici. Si raccolgono le piante mature e successivamente, in una stanza chiusa, vengono scosse e sbattute raccogliendo la resina, il polline, i cristalli ed i tricomi in un telo. Questa polvere viene poi in parte pressata e lavorata a mano. Può essere fumato o semplicemente ingerito.

    3) Stramonio
    Descrizione da inserire per l’oggetto:
    Pianta estremamente velenosa per via dell’alto contenuto di alcaloidi tossici. Comunemente nota come erba del diavolo o erba delle streghe il suo impiego in filtri e droghe ha radici assai lontane. Solo le streghe sanno come farne uso sia per la creazione di veleni sia per la creazione di potenti allucinogeni.

    >Droghe semplici ottenibili:
    - Preparato insolito per tisane
    Descrizione da inserire per l’oggetto:
    Foglie essiccate di stramonio. Vengono generalmente unite alla preparazione di infusi o tisane. Gli effetti derivanti dall’assunzione per ingestione manifestano le proprietà narcotiche, sedative ed allucinogene della pianta. Utilizzata spesso per scopo terapeutico trova impiego come droga spesso in rituali spirituali.

    4) Ipomea Violacea
    Descrizione da inserire per l’oggetto:
    Pianta a foglie ovali, verdi e a fiori rotondi di solito blu o porpora. I semi dell'Ipomea violacea e, in misura minore, le altri parti della pianta con l'eccezione delle radici, contengono un potente principio attivo dalle proprietà allucinogene.

    Droghe semplici ottenibili:
    - Semi psichedelici
    Descrizione da inserire per l’oggetto:
    Allucinogeno psichedelico estratto dai semi essiccati dell’Ipomea Violacea. L’assunzione avviene per ingestione. Il primissimo malore fisico viene presto sostituito da una sorta di viaggio mentale che durerà parecchie ore.

    5) Salvia Divinorum
    Descrizione da inserire per l’oggetto:
    Pianta psicoattiva i cui effetti sono affatto paragonabili agli allucinogeni conosciuti. L’attività psichedelica del principio attivo agisce su un particolare ricettore garantendo alla Salvia Divinorum la nomea di una delle più potenti piante psicoattive conosciute. Sembra sia stata spesso impiegata nei rituali.

    Droghe semplici ottenibili:
    - Psicofoglie
    Descrizione da inserire per l’oggetto:
    Foglie di Salvia Divinorum. Masticate oppure essiccate e fumate rilasciano il principio attivo presente nella pianta. La sua assunzione procura un forte stato allucinatorio e può compromettere l'equilibrio psichico scatenando depressione, insonnia, psicosi e disturbi paranoidi. Più se ne assume e più aumenta la sensibilità agli effetti in quella che potremmo chiamare una tolleranza inversa alle psicofoglie.

    6) Erythroxylon coca
    Descrizione da inserire per l’oggetto:
    Pianta spontanea piuttosto rara della famiglia delle Erythroxylaceae e originaria delle terre del sud. Si tratta di un arbusto di 4-5 metri d'altezza, con foglie alterne di un verde inteso. I piccoli fiori bianchi producono una drupa rossastra contenente un solo seme. Solo se streghe esperte conoscono le sue proprietà e sanno bene come usarne le foglie.

    Droghe semplici ottenibili:
    - Gommose elettrizzanti
    Descrizione da inserire per l'oggetto:
    La masticazione di Erythroxylon è roba vecchia al confronto con le piccole pastiglie gommose ottenute per macerazione delle foglie della pianta in semplice vino, utilizzando l'alcool come solvente. L'assunzione, che avverrà sempre per masticazione, garantirà il potente effetto stimolante ed eccitant che andrà ad agire direttamente sul cervello. Ne viene sconsigliata l'ingestione pena malori fisici con vomito per la durata di alcuni giorni. L'uso eccessivo genera dipendenza. Extra La seguente droga può essere richiesta e venduta dalle streghe di quarto livello in su e con la skill “crea veleni”. Potranno essere richieste e caricate in un quantitativo di 3 e solo una volta al mese. Ovviamente dovrà essere ruolata la ricerca e dev’essere controllata dalle moderatrici della sezione nel forum.

    7) Funghetti Allucinogeni
    Descrizione da inserire per l’oggetto:
    Funghetti allucinogeni piuttosto rari. In seguito all'ingestione possono determinare disturbi fisici vari che hanno breve durata e sono lentamente sostituiti dagli effetti psichedelici che oltre le ripercussioni sulle percezioni possono avere effetti "enteogenici" (sensazioni di contatto profondo con la realtà interiore ed esterna, atteggiamento contemplativo, disposizione alla pace interiore). Lo stato mentale può virare e determinare conseguenze tutt'altro che positive.

     
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